Questa è la frase che mi piace usare per descrivere metaforicamente la posizione che assumo con le persone che vengono a chiedere il mio aiuto.
Questa è la mia posizione accanto a te, lungo il percorso per ritrovarti.
Non posso sostituirmi a te, non posso camminare al posto tuo, non ti indicherò soluzioni preconfezionate.
Ma sono lì presente, accanto a te, come guida accorta e responsabile che ti indica i punti più critici del cammino o ti invita a sollevare lo sguardo quando, preso dallo sforzo che rimpicciolisce la visuale, dimentichi di farlo e rischi di perdere i colori delle prime luci dell'alba, che magari si dischiude già sopra la tua testa.
Sono lì accanto a te nell'accompagnarti, lasciando quello spazio, a tratti più piccolo a tratti più ampio, modulandolo in base al bisogno, che permetta alla tua parte più profonda, sana, che sa, di respirare, manifestarsi e ritrovare la tua unica e personalissima via, quella che conduce a te stess*.
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